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Posts Tagged ‘indiana jones’

Il cappello è un vezzo. Ho una mania per i cappelli che mi porta ad amare questi piccoli pezzi di stoffa sulla nuca…Il cappello infatti ha una vita propria, è quell’elemento che dall’utile può passare all’inutile, alla pura estetica, e acquisire PROPRIA VITA e PERSONALITA’. La storia del cappello trova origini remote, ogni tempo storico si espresso anche tramite la moda del cappello..Napoleone senza cappello o Garibaldi chi sarebbero? e proprio da questo principio di Maschera, il cinema ha attinto a piene mani il concetto regalandoci cappelli indimenticabili.Ecco i cappelli più famosi nella storia del Cinema:

NUMERO 1

                                        

Il cappello di Indiana Jones ha una vita propria, ha un potere arcano, vive da solo anche senza il suo personaggio. Basti pensare alle locandine cinematografiche del film, dove c’è solo il cappello per individuare il personaggio.

NUMERO 2

La bombetta per eccellenza la più famosa del cinema.Bombetta e bastone fanno di Charlie Chaplin un personaggio unico e riconoscibile.

NUMERO 3

Il cilindro di Willy Wonka ne La Fabbrica di Cioccolato.Tra i cilindri più famosi!

NUMERO 4

Jhon Wayne: il suo copricapo è l’eblema del cinema western.

NUMERO 5

La seconda bombetta più famosa del cinema è quella dei drughi e di Alex in Arancia Meccanica di Kubrick

NUMERO 6

Co’è un costume da Zorro senza cappello? a carnevale basta solo cappello e mascherina e Z ac!

NUMERO 7

Il cappello parlante di Harry Potter. Di totale vita propria…!surrogato del cappello di Merlino e di varie streghe e maghi!

Questa è la classifica dei cappelli più famosi della storia del cinema. Il cilindro e la bombetta vincono su tutti. Inutile dire che da annoverare ve ne sono parecchi altri come quello di Capitan Uncino di Peter Pan, il Cappellaio Matto di Alice o quello del Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi, ma di cappelli famosi come quello di Babbo Natale il mondo è pieno. Oltre al cinema pensiamo al cappello del cuoco, del torero o del laureato…hanno vita propria, sono identificativi, d’appartenenza come il sombrero per i Messicani o il panama per i turisti. Il cappello quindi riesce a conferire un CARATTERE, tale da divenire un puro oggetto estetico, e i nobili inglesi lo sanno bene visto che ne vanno pazzi. E per non essere da meno al blog vi lascio a qualche cappello assurdo e strano che farà invidia alla regina Elisabetta o alla Ripa di Meana:

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Il Viral marketing come dice la parola stessa è una strategia di comunicazione che come un VIRUS, si intrufola e si espande, coinvolgendo a catena centinaia di persone. Quante volte vi è giunta un’email strana di una petizione, o di un gioco/applicazione web da provare perchè divertente? Bhè quello è il viral marketing, un meccanismo pubblicitario basato sull’antico passaparola, che oggi coinvolge la rete e la sfrutta a dovere. Le tecniche si affinano e i pubblicitari si strofinano le mani. Ma tale tipo di strategia oltre a creare lanci pubblicitari di qualsiasi tipo attecchisce benissimo al cinema. Nessun mezzo di comunicazione ne è esente: dal giornale al volantino, alla radio,da internet alla maglietta promo, ogni scusa è buona per far parlare di se. Il cinema moderno oggi sfrutta a piene mani tale tipo di tecniche che sembrano funzionare proprio perchè camuffate ad arte, fanno discutere e interessano e coinvolgono migliaia di persone. Dietro il marketing virale ci stanno i geni, che inventano dei celati modi per vendere il prodotto, ma anche parecchi esperti di comunicazione che in tutto il mondo e in tutte le lingue contribuiscono alla diffusione del Virus. Una delle tecniche predilette è il lancio di:

FALSI BLOG, SITI FANTOCCIO, E-MAIL INTRIGANTI, FINTI TRAILER E TEASER, videogiochi

tutte strategie per incuriosire il cliente finale e coinvolgerlo il più possibile fino al raggiungimento dello scopo:ovvero vendere il prodotto. Diciamo che alcune trovate sguazzano nell’imbroglio bello e buono, tant’è che molti degli utenti coivolti in tali progetti si annichiliscono, si sentono usati e vittime di una geniale presa in giro. Invece alcuni si coinvolgono a tal punto che si sentono fieri una volta smascherato il fine, di essere stati coinvolti nel CONTAGIO o di aver contribuito ad alimentarlo. Diciamo che oggi, molti di noi hanno l’occhio lungo poichè abituati a tali tipi di comunicazione, ma le tecniche diventano così sopraffini che all’amo i pesci abboccano sempre.Gli esempi di Viral Marketing più interessanti sono quelli cinematografici, che montano a tavolino milionarie campagne promozionali suggerendo, facendo passare storie false per vere, lasciando le briciole per portare lo spettatore al cinema.Uno dei Viral cinematografici più riusciti è di sicuro il lancio del film THE BLAIR WITCH PROJECT nel 1999. Ricordate quel film su una strega girato da uno che aveva il parkinsons? bhè è lui! Inizialmente bastò mettere dei piccoli trailer su Internet, YOUTUBE su tutti spacciando quei filmati per veri. Poi quei furboni dei produttori stamparono migliaia di volantini che chiedevano aiuto per trovare quella ragazza scomparsa, e il gioco fu fatto. Tantissimi internauti e non, furono sensibilizzati dalla storia, ci fu un incredibile passaparola (detto buzz marketing) anche oltreoceano, dove finti internauti (in reltà pubblicitari pagati dai produttori) riempivano i forum di domande su questa storia e spargevano, dietro centinaia di nickname falsi, notizie, e-mail anonime, video, curiosità….e tutti puntuali andarono tutti a vedere il film tanto discusso. La strategia aveva attecchito e guerra fu. Gli elementi cardine della tecnica sono:creare suspance, lasciare poche informazioni e tante supposizioni,insinuare e lasciare più tracce possibili ovunque. Ci fu anche il caso nel 2005 del film DANNY THE DOG, per il quale, fu creato un finto sito: salviamodanny.org (oggi non esistepiù) che inscenava una finta petizione per salvare un ragazzo scomparso coinvolto in lotte clandestine a mo di cane randagio. Tantissimi firmarono la petizione e circolarono pure tantissime finte e-mail sul caso, per poi vedersi dopo poco al cinema il “vero” Danny combattere!

cloverfield

cloverfield

Di recente vi sono stati i casi legati al nuovo BATMAN,The dark night, e il nuovo INDIANA JONES che hanno ben combattuto a colpi di viral, ma un altro dei casi più riusciti proviene dritto dritto dal genio creatore della multimilionaria serie tv Lost, j.j.Abrams col film CLOVERFIELD, dove finti teaser, e sopratutto blog e siti falsi hanno spopolato in rete. Addirittura sono stati creati diversi siti fantoccio che parlano d’altro e adirittura una bibita inesistente la SLUSHO! che col film non ci azzecca nulla ma che in qualche modo la si fa collegare ad esso. Leggere la montatura creata per questo film fa capire al meglio fino a dove tale tecnica si spinge. Io stessa in questo momento in fondo sto facendo VIRAL MARKETINg….!

Oltre a segnalare questi due siti viral al cinema e viral pubblicità, che approfondiscono il tema, vi lascio due tracce di probabili viral che stanno infestando la rete:

ALADYGMA: si pensa ad un nuovo film di J:J:Abrams, forse un Cloverfield 2 europeo. info

PROGETTO 10: un blog sospetto nato il mese scorso che domani ci rivelerà sconvolgenti verità? o un film? staremo a vedere…

aladygma

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blair witch project

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