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Posts Tagged ‘Giappone’

darth-vader-maskNo non è carnevale..Ma è il tempo di indagare su quella pratica-mania che è il COSPLAY. Nasce come una divertente mascherata di gruppo per emulare personaggi dei manga e dei cartoni, poi si estende ai film,t elefilm e tutto l’emulabile possibile. La moda viene dal Giappone, ma più dilaga nel mondo, più seria si fa…ed è questo il problema. Pensiamo ad esempio ad un ciccione americano, in questo momento mi viene da pensare al propietario dei negozi dei fumetti dei Simpson, con una scatenata passione per Guerre Stellari..chiuso nel suo scantinato tutto il giorno a fantasticare..quale migliore occasione se una serie di sciroccati decidono di far vivere quei personaggi amati, negli abiti e nella mimica? Ecco che lì scatta automatico il danno, con spada laser in mano si fionda a qualche evento o convention.

il Cosplayer tipo

il Cosplayer tipo

Diciamo che l’hobby di travestirsi da Goku o da Frodo del Signore degli Anelli, che nasce per divertimento e goliardia, per alcuni è di una seriosità disarmante. Si leggono in giro blog di fissatissimi che spendono soldi e tempo in tali passioni, rendendo il tutto molto serio. Conseguenza: essi diventano proprio convinti. Le età sono varie, dagli adolescenti agli adulti molti vengono contagiati dalla travestomania.Voglia di spezzare la noia o di farci vomitare dalle risate? Io ho scelto alcuni dei peggiori travestimenti dei Cosplayer nel mondo, anche se nel web dilagano gli esempi orribili, le immagini parlano da sole per capire a cosa mi sto riferendo:

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Diciamo che questi sono gli esempi del cosplay estremo..nel senso di inappropiato alla pratica, proprio fuori luogo. I motivi sono due: scelta del costume errato e estremo/assente atteggiamento interpretativo (basta guardare il tipo con parrucca rossa a cui è morto il gatto o il robot umano blu che in ufficio è timido e riservato). Dico io, ma come si fa a girare per strada vestita da gattina manga, con perizoma di pelo bianco quando si hanno 40 anni e si pesa 90 chili? E da scolaretta quando si è un ingegnere di quasi 60 anni?cosa vogliono comunicarci? Neanche Crepet ci saprebbe spiegare da quale parte del cervello proviene questa inconsapevole mania…

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se proprio si deve, bisogna calarsi nella parte con convinzione e magari somigliare già al personaggio:perfetto!

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Che l’uomo abbia la mania di giocare a fare Dio si sa. Che l’uomo si ami a tal punto di “replicarsi & reinventarsi” è una certezza: dalla clonazione, agli ologrammi, alle vite virtuali come in Second life. Ma c’è un aspetto futuristico che appassipona tantissimi e che fa sperare in un futuro alla Futurama che piano piano raggiunge sempre più conquiste: ovvero i ROBOTS. Dai fumetti Marvel al cinema, il nostro mondo si è popolato di replicanti: androidi, robots antropomorfi , ologrammi. Forse Blade Runner ha anticipato i tempi, ma come scordare Terminator, A.I, la bella e virtuale ologramma S1mone, o i più recenti IRON MAN o WALL-E  e i vari Robots di animazione?

In fondo il concetto di  robot affonda le radici nel passato e nella mitologia, lo stesso Leonardo Da Vinci aveva abozzato l’idea di un cavaliere meccanico, e già nel 700 fu inventato uno dei primi androidi che suonava il flauto per allietare e stupire il re. Il concetto di un FRANKEINSTEIN si stava materializzando e la possibilità reale di creare un essere privo di sentimenti ma con movimenti e sembianze umane ha da sempre affascinato. Forse l’uomo ha paura dei sentimenti e delle emozioni e preferisce qualcosa di puramente insensibile o in realtà pur essendo eccitato da queste creazioni ha paura in fondo che un giorno lo rimpiazzino. I progressi tecnologici e le nanotecnologie in questi ultimi decenni hanno fatto la loro parte: e dai robots e androidi meccanici creati per puro ludibrio nei musei, automi di animali, suonatori di violino come gli automi di Droz o gli animatronic per gli effetti speciali cinematografici, si è passati a sperimentare, soprattutto in Giappone, su veri e propri sostitutori dell’uomo: nelle faccende domestiche, nei lavori più difficili e pesanti, anche nel gioco e nel sesso. Esempio ne sono: il cagnolino AIBO della Sony, che giocherà coi vostri figli come un vero cane, senza sporcare o abbaiare estenuandovi. Le bellissime hostess create in Giappone, talmente umanizzate da spaventare per la reale autonomia; l’infermiere robot, o il clone tutto silicone e sensori del professore giapponese Hiroshi Ishiguro, devvero impressionante. Il robot ASIMO alto 120 cm, vero sostitutore tuttofare. L’era cyborg è iniziata, e come nei film più futuristici c’è chi già ha buttato le bambole gonfiabili per fare sesso robotico, con vere androidi Sex doll costosissime, confondibili con “reali” fotomodelle tutte silicone e chirurgia.

               

Forse siamo noi che stiamo diventando sempre più simili a qualcosa che non è l’uomo, ci trasformiamo in continuazione: ci si opera per somigliare a qualcos’altro, ci serviamo del computer per parlare e non apriamo la bocca, ci muniamo di tecnologie che sostituiscono le funzioni più varie. Nelle fabbriche, nell’industria avanzata  e su Marte di sicuro il robots è il nostro perfetto sostitutore, ma c’è chi si spinge oltre: e se invece dei figli avessimo questa bambina robots? Certo fa impressione, ma non ci darà problemi…certo è che loro “vivranno” più a lungo di noi!

replie r1 -anni 5

replie r1 -anni 5

Lascio questi due video davvero cool:

Animatronic woman

Realistic Robot Woman

Julian, invece, è il robot più avanzato mai realizzato da esseri umani..impressionante

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